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Scuole chiuse per le vacanze di Pasqua 2025
Date delle vacanze di Pasqua per il 2025:
Vacanze | Regione | Inizio | Fine |
---|---|---|---|
Pasqua 2025 | Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano | giovedì 17 aprile 2025 | martedì 22 aprile 2025 |
Liguria, Lombardia e Valle d'Aosta | giovedì 17 aprile 2025 | lunedì 21 aprile 2025 | |
Veneto | giovedì 17 aprile 2025 | sabato 19 aprile 2025 | |
Provincia autonoma di Trento | venerdì 18 aprile 2025 | sabato 26 aprile 2025 |
Le informazioni sono state fornite al meglio delle nostre conoscenze e convinzioni, ma senza alcuna garanzia. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per eventuali errori nelle informazioni.
Le vacanze di Pasqua variano di anno in anno e a stabilire le date di inizio e fine non è né il MIM né la Chiesa italiana, ma una regola fissata dal Concilio di Nicea nel 325 d.C.: Pasqua cade la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Perciò la data cambia ogni anno, oscillando tra il 22 marzo e il 25 aprile.1
Poiché la Pasqua determina la Quaresima, e la Quaresima determina il termine del Carnevale, quest’ultimo si celebra nei 40 giorni, escluse le domeniche, che precedono la Pasqua. Il Carnevale rappresenta l’ultimo momento di festa, abbondanza e allegria prima del periodo di digiuno e penitenza quaresimale, che ha inizio con il Mercoledì delle Ceneri.2
Perché Pasquetta si chiama lunedì dell’Angelo?
Fino alla Seconda Guerra Mondiale, la Pasqua in Italia era esclusivamente una festa religiosa e non prevedeva un giorno di riposo per i lavoratori; inoltre, la Pasquetta non esisteva. Fu solo nel 1949 che il Lunedì di Pasqua diventò giorno festivo ufficiale, grazie all’influenza dei soldati britannici presenti nel dopoguerra: in Inghilterra, infatti, le festività che cadevano di domenica venivano «recuperate» il lunedì successivo.
Il termine Pasquetta è un diminutivo affettuoso di «Pasqua» e indica proprio il giorno successivo, più leggero e conviviale, tradizionalmente dedicato alle gite fuori porta, ai picnic e ai momenti in compagnia, in contrasto con il carattere più solenne e religioso della domenica di Pasqua.3