Festa della Donna 2025, 2026 e 2027 - Data e origini

Date Festa della Donna

La Festa della donna ricorre nelle seguenti date:

La Festa della Donna si celebra ogni anno l’8 marzo.

L'obiettivo della Giornata internazionale della Donna è di riflettere sulle condizioni di lavoro delle donne e di lottare contro le disuguaglianze tra uomo e donna. 

Legenda e origini della Festa della Donna

Una leggenda molto diffusa narra che la Festa della Donna sia stata istituita nel 1908 in memoria delle operaie morte nell'incendio di una fabbrica di New York, la Cotton. In realtà, però, si tratta solo di una leggenda nata negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Esiste anche un'altra versione, secondo la quale la festa sarebbe legata alla vicenda dell'incendio divampato nel 1908 in una fabbrica di Chicago, occupata, nel corso di uno sciopero, da 129 operaie tessili, che morirono tutte bruciate vive, perché chiuse all'interno dell'edificio dal padrone. 

Non esistono prove storiche attendibili, inoltre i giornali americani dell'epoca non riportano alcuna notizia su questi episodi. Sappiamo comunque che la Giornata Internazionale della Donna nacque ufficialmente negli Stati Uniti il 28 febbraio 1909.

Una giornata lanciata dal Partito Socialista Americano

La Festa della Donna fu istituita dal Partito Socialista americano, che in quella data organizzò una grande manifestazione in favore del diritto delle donne al voto. Il tema era già stato a lungo discusso negli anni precedenti sia negli USA (celebri sono gli articoli della socialista Corinne Brown) sia dai delegati del VII Congresso dell'Internazionale socialista (tenutosi a Stoccarda nel 1907)1.

Clara Zetkin
Clara Zetkin Public domain

Le radici di questa giornata risultano quindi dal movimento internazionale socialista delle donne, quando nel 1907 Clara Zetkin, (delegata del partito socialdemocratico tedesco e dirigente del movimento operaio), e Rosa Luxemburg, (teorica della rivoluzione marxista e fondatrice del partito socialista polacco e del partito comunista tedesco), organizzarono la prima conferenza internazionale della donna

L'anno successivo, in America, il 3 maggio 1908, nel corso di una conferenza domenicale delle donne socialiste al Garrick Theater di Chicago, il conferenziere di turno non si presentò.

Senza perdersi d'animo, la socialista americana Corinne Brown decise di presiedere personalmente l'assemblea: in quella conferenza, in seguito chiamata «Woman's Day», il giorno della donna, si discusse sullo sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario, orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne. Da quell'evento nacque la decisione di «riservare l'ultima domenica di febbraio per l'organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile». Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 28 febbraio 1909.

La prima Festa della Donna a livello internazionale

Nel 1910, a Copenaghen, durante un nuovo incontro internazionale delle donne, le socialiste americane proposero di istituire una «GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA», da celebrare ancora nell'ultima domenica di febbraio. Tuttavia, le celebrazioni vennero interrotte dallo scoppio della Prima guerra mondiale e la ricorrenza non fu mantenuta ogni anno, né celebrata in tutti i Paesi.

In seguito, a San Pietroburgo, l'8 marzo 1917, (il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia), le donne della capitale organizzarono una grande manifestazione per reclamare la fine della guerra, chiedendo pane per i figli e il ritorno degli uomini dal fronte: pane e pace! La debole reazione dei cosacchi, che dovevano reprimere la protesta, incoraggiò altre manifestazioni che portarono al crollo dello zarismo, ormai completamente screditato e privo anche dell'appoggio delle forze armate. L'8 marzo 1917 è così passato alla storia come l’inizio della «Rivoluzione russa di febbraio».

Per questo motivo, e per stabilire una data comune a tutti i Paesi del mondo, il 14 giugno 1921, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca, si decise di fissare all’8 marzo la «Giornata internazionale dell’operaia». Nel 1922, grazie all’intervento di Clara Zetkin, anche Lenin proclamò l’8 marzo come Giornata Internazionale delle Donne, in memoria delle donne russe protagoniste delle proteste del 1917. Fu proprio Clara Zetkin a darne l'annuncio sul giornale di cui era direttrice, Die Gleichheit (L'uguaglianza), suscitando diversi consensi, tanto che questa ricorrenza cominciò ad essere celebrata in varie parti del mondo. 

L'importanza della Giornata internazionale della Donna in Italia e nel mondo

In Italia la Festa della Donna cominciò a essere celebrata nel 1922 con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale. L’iniziativa si rafforzò nel 1945, quando l'Unione Donne in Italia (formata da donne del Pci, Psi, Partito d'Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro) celebrò la Giornata della Donna nelle zone dell'Italia già liberate dal fascismo. 

L'8 marzo del 1946, per la prima volta, tutta l'Italia celebrò la Festa della Donna e fu scelta la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza. Negli anni successivi questa Giornata è diventata un'occasione e un momento simbolico di rivendicazione dei diritti femminili: divorzio, contraccezione, legalizzazione dell'aborto e difesa delle conquiste delle donne. Negli anni ’70, la festa acquisì ancora più popolarità e partecipazione: un decennio segnato dalla collaborazione tra i movimenti femminili e femministi, che si impegnarono attivamente per l’approvazione della legge sulla parità, del diritto al divorzio e della legalizzazione dell’aborto.

Mimosa
Mimosa coniferconifer / CC-by

Tematiche importanti legate alla Festa della Donna

Nonostante i progressi, la Festa internazionale della Donna resta un tema di grande attualità. Finché esisteranno discriminazioni e disuguaglianze, l'8 marzo sarà un momento necessario per rivendicare i diritti e celebrare le conquiste ottenute.

Riferimenti

  1. Per maggiori informazioni: Encyclopedia of U.S. Labor and Working-class History

  2. Vedere: www.lastampa.it