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Date Sa Die de Sa Sardigna
Sa Die de Sa Sardigna ricorre nelle seguenti date:
- lunedì 28 aprile 2025
- martedì 28 aprile 2026
- mercoledì 28 aprile 2027
Sa Die de sa Sardigna è celebrata ogni anno il 28 aprile.
In lingua sarda, Sa die de sa Sardigna, scritto anche Sa die de sa Sardinnya e Sa die 'e sa Sardinnya, significa letteralmente in lingua sarda «il giorno della Sardegna».
Un po' di storia
Sa Die de sa Sardigna è una festa regionale piuttosto recente, istituita nel 1993 per ricordare la sommossa del 28 aprile 1794, giorno in cui i sardi si ribellarono ai piemontesi, costringendo l'allora Viceré Balbiano a fuggire da Cagliari. Il Consiglio regionale della Sardegna ha proclamato il 14 ottobre 1993 come Giornata del popolo sardo.
La ribellione era di fatto già iniziata sin dal 1780, coinvolgendo tutta l'isola per motivi economici, poiché il governo di Torino si era rifiutato di soddisfare le richieste dell'allora Regno Sardo. I sardi chiedevano maggior autonomia, rappresentanza politica, cariche pubbliche riservate ai locali e un Consiglio di Stato a Cagliari. Quando il governo piemontese rifiutò qualsiasi apertura, la borghesia cittadina, aiutata dal resto della popolazione, scatenò l'insurrezione, costringendo alla fuga il Viceré piemontese1. Questo moto insurrezionale è noto come I Vespri sardi2.
Il movimento era iniziato già negli anni Ottanta del Settecento e si era protratto negli anni Novanta, toccando tutta l'isola. Le ragioni erano quindi politiche ed economiche insieme, radicate in un profondo malcontento popolare.
La causa principale del malcontento era legata anche al fatto che la Sardegna, all'epoca parte del Regno di Sardegna sotto controllo piemontese, era stata coinvolta nella guerra contro la Francia rivoluzionaria. Nel 1793 i francesi tentarono un'invasione via mare, sbarcando a Carloforte e successivamente cercando di prendere anche Cagliari. I sardi opposero una strenua resistenza, difendendo la loro terra e persino i piemontesi. Questa lealtà verso la Corona sabauda aveva acceso le speranze di ottenere riconoscimenti, che però non arrivarono.
L'episodio che fece esplodere la rivolta nel 1794 fu l'arresto dei due avvocati patrioti Vincenzo Cabras ed Efisio Pintor, ordinato dal Viceré. La popolazione reagì immediatamente, costringendo Balbiano e tutti i piemontesi a lasciare la città: nel mese di maggio furono imbarcati con la forza su delle navi e rispediti nella loro regione. Sospinte dagli eventi di Cagliari, anche le città di Alghero e Sassari fecero lo stesso3.
Tradizioni e folclore
La festa rievoca questi fatti con una grande rappresentazione teatrale che suscita interesse non solo storico, ma anche turistico e culturale. A Cagliari, sul Bastione di San Remy, si può assistere alla ricostruzione dell'arresto dei due avvocati patrioti, con attori in costume che indossano le parrucche e gli abiti della fine del Settecento. Durante la giornata vengono rappresentati tutti gli altri avvenimenti, fino alla cacciata dei sabaudi dall'isola. Sa Die si conclude a tarda sera con spettacoli musicali e folkloristici.
Nei primi anni la manifestazione si svolgeva solo a Cagliari, con gli attori che recitavano per le vie cittadine seguendo il percorso storico compiuto dai rivoltosi. Con il tempo, però, la celebrazione si è estesa anche ad altri comuni, articolandosi su più giorni.
Oggi, Sa Die de sa Sardigna è diventata molto più di una semplice festa, rappresenta un momento di celebrazione dell'identità sarda, nel ricordo dei fatti del 28 aprile 1794 e della cacciata dei piemontesi da Cagliari.
Riferimenti
Fonte: Scuola secondaria e Conservatorio di Cagliari
Maggiori informazioni su I Vespri Sardi: http://www.instoria.it/home/vespri_sardi.htm
Legga: Alberto Loni e Giuliano Carta. *Sa die de sa Sardigna - Storia di una giornata gloriosa.*Sassari, Isola editrice, 2003