Feste regionali 2025, 2026 e 2027 in Calabria

Sommario della pagina:

  1. La Sagra dei Piselli
  2. Sagra del Pesce Spada
  3. Sagra della Madonna della Quercia
  4. Date delle feste regionali in Calabria

La Sagra dei Piselli - Montegiordano (CS)

L'evento si svolge nelle seguenti date:

Ogni anno, tra marzo e aprile, Montegiordano, in provincia di Cosenza, ospita la tradizionale Sagra dei Piselli. L'evento più atteso è quello dell’ultimo fine settimana di marzo.

È una festa imperdibile per gli amanti del gusto e della genuinità. Situata tra il Parco Nazionale del Pollino e la costa ionica calabrese, questa terra offre un patrimonio enogastronomico ricco e genuino. La sagra nasce con l’intento di valorizzare le colture locali, promuovendo varietà tradizionali in un'atmosfera di festa contadina, all’insegna della bellezza e della ruralità.

Prodotti tipici regionali
Prodotti tipici regionali © Sagra dei piselli / Facebook

L’iniziativa nasce dall’intento di tutelare e valorizzare tutte quelle colture che potrebbero scomparire a causa dell’omologazione di certi prodotti alimentari. Queste iniziative italiane si inseriscono nel movimento Slow Food, nato per preservare un patrimonio agroalimentare mondiale generoso e unico.

Durante la manifestazione, i visitatori possono gustare piatti a base di fave e piselli, legumi antichi e preziosi, ricchi di fibre, proteine e minerali. Il tutto accompagnato da ottimo vino locale, convivialità e sorrisi. I prodotti del territorio sono in vendita a prezzi convenienti, acquistabili direttamente presso i coltivatori.

Fatti storici

Le prime tracce della coltivazione di legumi risalgono a quasi diecimila anni fa e sono state rinvenute in una grotta del nord-ovest della Thailandia, dove si coltivavano due varietà di fave e una di piselli, già diversa da quelle spontanee dell’Asia centrale e dell’Afghanistan. Anche in Italia i legumi vantano una lunga storia: nella Grotta dell’Uzzo, a Trapani, sono stati scoperti semi di lenticchie e ceci risalenti a circa 8.000 anni fa, agli albori della rivoluzione agricola.

Nel territorio dell’Alto Ionio cosentino si coltiva una varietà tradizionale e pregiata di pisello: il cosiddetto «u’ verdon», tipico dei comuni di Rocca Imperiale, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Oriolo e Amendolara. È una varietà piccola e compatta, di colore verde scuro (da cui il nome dialettale). Ha un sapore delicato ed è delizioso anche crudo. Gli anziani del luogo sostengono che la coltivazione sia iniziata negli anni '30 e che, durante il boom economico degli anni '70 e '80, la regione fosse molto frequentata dai commercianti pugliesi, che poi distribuivano la varietà in tutto il Nord Italia. La produzione è poi lentamente diminuita e oggi solo piccoli produttori continuano a coltivare questa varietà.

Raccolta dei piselli in campo
Raccolta dei piselli in campo © Sagra dei piselli / Facebook

Ricette tradizionali con fagioli e piselli

La cucina calabrese è ricca di piatti semplici e genuini realizzati con i prodotti dell’orto. Le verdure abbondano sulle tavole della regione: melanzane, pomodori, peperoni, cipolle rosse, fave e piselli sono i protagonisti di numerose ricette tradizionali.

Sagra del pesce spada - Bagnara Calabra

L'evento si svolge nelle seguenti date:

L'obiettivo della festa è promuovere una delle tradizioni più antiche della regione: la caccia al pescespada. Questo particolare tipo di pesca, praticata fino a poco tempo fa, si svolgeva utilizzando la Spadara – una speciale imbarcazione dotata di un'alta torre di avvistamento e una lunga passerella. Era una forma di caccia molto affascinante, che univa l'uomo e il pesce in un inseguimento emozionante.

Cartolina antica - Pesca del pesce spada, Messina
Cartolina antica - Pesca del pesce spada, Messina Ebay

La Sagra della Bagnara Calabra (RC) inizia al mattino con il lancio in mare di una corona d'alloro in memoria dei caduti in mare. Poi l’evento si sposta in serata nella centrale Piazza Matteotti, dove i visitatori possono gustare piatti a base di pesce spada, preparati dai locali.

Fatti storici

La pesca del pesce spada ha origini molto antiche, infatti si praticava già nel II secolo a.C.. In origine, non veniva usata alcuna imbarcazione: Polibio descrive questa tradizione nelle sue opere, facendo trapelare al lettore lo stupore che lui stesso ha provato guardando per la prima volta un pescatore calabrese appostarsi sugli scogli e aspettare con l’arpione il pesce spada.

Il pesce spada viene «cacciato» nei mari dello Stretto di Messina e in particolare nella Costa Viola (tutta l’area della provincia di Reggio Calabria che va da Villa San Giovanni a Palmi).

Dal 1952, per migliorare il rendimento di questa attività, furono introdotte alcune innovazioni, tra cui il motore e l’allungamento della passerella. Nei decenni successivi, anche i materiali delle barche cambiarono, sostituendo il legno con il metallo. Le migliori imbarcazioni – chiamate luntre – venivano costruite proprio a Bagnara, Scilla e in alcune località siciliane.

Ricette tradizionali calabresi con pesce spada

La sagra della Madonna della Quercia a Conflenti

L'evento si svolge nelle seguenti date:

La festa della Madonna della Quercia di Visora è un evento che unisce fede, tradizione e gastronomia nel cuore della Calabria. Ogni anno, nell’ultima settimana di agosto, migliaia di pellegrini raggiungono Conflenti – piccolo borgo sul versante del Monte Reventino, in provincia di Catanzaro – per venerare la sacra effigie della Madonna della Quercia, custodita nel santuario locale.

La storia risale all'estate del 1578, quando la Vergine sarebbe apparsa su un trono di luce ai piedi di una quercia, a Conflenti (in Calabria Cujjìanti), e più precisamente nella zona di Serracampanara (dove oggi sorge la chiesa di Querciola). Fu il giovane Lorenzo Folino, il parroco del paese, a suggerire di costruire una chiesa nella parte bassa del paese di Conflenti, nella zona di Visora, proprio dove si trovava la quercia miracolosa.

L’etimologia del nome Visora è incerta: potrebbe derivare dal latino vis et ora («volere e pregare»), oppure, secondo la leggenda, da San Francesco di Paola, che proprio in quel luogo si fermò a pregare fissando la grande quercia. Fu lui ad annunciare la costruzione di una chiesa per onorare la Madonna.

Trent’anni dopo l’apparizione, il 26 agosto 1607, la chiesa fu finalmente consacrata dal vescovo di Martirano. L’edificio fu costruito grazie alla partecipazione attiva e devota degli abitanti, che trasportarono personalmente i materiali con le proprie braccia o con i muli.

Si decise allora di spostare la festa dal 24 giugno al 26 agosto.

Il dipinto destinato al nuovo santuario fu commissionato al pittore Muzio Roblani di Metz. La leggenda narra che, arrivato a Conflenti il 9 luglio 1581, quando aprì la porta della chiesa insieme alla commissione, il quadro apparve già terminato e perfettamente posizionato: un miracolo che contribuì a rafforzare la sacralità del luogo e dell’immagine.

Il 27 gennaio 1790, in occasione del secondo centenario dell'inizio della costruzione della chiesa della Madonna della Quercia, Papa Pio VI conferì il titolo di basilica al santuario di Conflenti.

Questa ricorrenza, comunemente conosciuta anche come Madonna di Conflenti, inizia nei giorni precedenti con molti tempi dedicati alla fede, come la Santa Messa celebrata nella chiesa della Querciuola e la fiaccolata mariana, e con l'arrivo di tanti emigranti che dal mondo intero tornano al loro paese d'origine per venerare la Vergine di Visora.

Il culmine delle celebrazioni si raggiunge nell’ultimo weekend di agosto, quando il borgo si anima anche grazie agli stand gastronomici e fieristici. Tra i prodotti più amati, spiccano le grispelle di Conflenti, ciambelle fritte a base di pasta di patate lievitata, simbolo della festa.

Madonna viene presentata al pubblico su un palco
Madonna viene presentata al pubblico su un palco © Basilica Santuario Maria SS. delle Grazie della Quercia di Visora / Facebook

Date delle feste regionali in Calabria